
Novità SEO: chi è Bert?
Scopri di più sul nuovo algoritmo Google BERT!
La questione che sta interessando di più gli esperti SEO di tutto il mondo è la seguente: “Come ottimizzare un sito web per il nuovo algoritmo Google BERT“? È semplice capire le ragioni di questa preoccupazione, infatti Google ha già fornito alcuni suggerimenti da mettere in pratica.
BERT, acronimo per bidirectional encoder representations from transformers, è a tutti gli effetti un sistema di intelligenza artificiale, che prende a modello il funzionamento dei neuroni e i loro collegamenti. Bert è nato allo scopo di comprendere al meglio il linguaggio naturale (dell’uomo) e per fare questo sfrutta una rete artificiale che imita la comunicazione tra neuroni, come avviene nel cervello umano. Tra le sue principali funzioni c’è quella di aiutare Google a capire in modo più veloce e naturale come viene espressa una ricerca in rete tramite un search engine.
Intento di Google è scoprire, con un margine di errore minimo, come e cosa cerca un utente su internet e fornirgli via Serp i risultati più pertinenti.
Al momento della presentazione ufficiale dell’algoritmo Google BERT, Danny Sullivan ha sottolineato che “non ci sono interventi di ottimizzazione da fare sui siti” né “strategie da ripensare”, dato che Bert interviene soltanto sulla comprensione del linguaggio. Un intervento che vuole smorzare ansie e preoccupazioni, ma che non chiude definitivamente la questione. Google BERT, come abbiamo detto, serve a comprendere meglio il linguaggio utilizzato nel sistema di ricerca, in quasi tutte le lingue del mondo, compreso l’italiano: una comprensione migliore delle query eseguite dagli utenti, e dei testi di una pagina, consente di proporre sicuramente risposte più pertinenti.
La raccomandazione, per non essere penalizzati da questa novità, è essenzialmente di scrivere in maniera naturale: un consiglio che può apparire banale e scontato, ma “molti di questi algoritmi cercano di capire il testo naturale e di capire meglio quali argomenti tratta una pagina”, per associare al meglio la query lanciata da un utente con uno specifico risultato. È fondamentale concentrarsi sempre di più sulla pertinenza di un contenuto rispetto alla query, poiché è su questo aspetto che si basano i cambiamenti più recenti, come Google BERT.
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