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Come è Cambiata La Comunicazione Nell’era Del Social Media Marketing In Italia

Come è cambiata la comunicazione nell’era del social media marketing in Italia

Il social Media Marketing in Italia: un nuovo modo efficace di comunicare

Come i social media hanno portato alla nascita di nuove strategie di ”Social Media Marketing” in Italia

Sono entrati nella nostra vita rigirandola a 370 gradi, hanno modificato il nostro modo di agire rendendo la loro presenza nella nostra quotidianità una vera e propria routine ormai quasi irrinunciabile. Benvenuti nell’era dei Social Network abitanti della Generazione 2.0. Cosa sono i Social Network e in che modo hanno saputo diventare attori- protagonisti del nostro tram tram quotidiano?. Se parliamo di Social Network viene naturale pensare al più noto di essi, ovvero” Facebook”, il quale però non é stato il primo web site che ha tentato di radunare l’infinita moltitudine degli utenti del web in singole ”discussion rooms”.

Già prima dell’avvento del colosso di casa Zuckerberg altre piattaforme avevano tentato di farsi strada in un mercato a quei tempi ancora inesplorato. Già nel 2001 il vecchio Blog di MSN Messenger o My Space nel 2003, si presentavano al mercato come piattaforme dove radunarsi per intraprendere virtuali discussioni su argomenti di genere che offrivano ai loro utenti la possibilità di esporsi in pagine a loro dedicate, personalizzabili con la propria foto profilo e con contenuti e colori personalizzati. L’evoluzione orizzontale delle tecnologie di comunicazione di massa non ha fatto altro che accelerare questo processo, creando un mercato di utenti consumatori sempre più interessate ai migliori sistemi per rendere la propria comunicazione con il modo loro circostante sempre più ”short”.

I Social Network nascono appunto con l’intento di radunare utenti e persone, con la necessità di mettersi in contatto nel minor tempo possibile con la loro lista di ”contatti” o amici. Queste innovative piattaforme del web nascono per esplicita volontà degli utenti del web che hanno battezzato questo tipo di mercato come vincente. Insomma, se oggi il nostro smartphone squilla mille volte al giorno, tra ”notifiche”, ”richieste di amicizia”, ”Tweet” e ”Instatags” l’abbiamo voluto Noi. Quello dei Social Network rappresenta oggi un mondo in costante e veloce evoluzione, terra florida per lo spuntare di nuovi colossi della comunicazione come Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Google Plus. I Social sono diventati oggi un irrinunciabile luogo di esposizione per tutti: dagli utenti comuni alle più grandi multinazionali del mondo, nessuno pare possa far a meno di un proprio spazio.

L’avvento di queste innovative piattaforme ha drasticamente cambiato la nostra vita e il nostro modo di relazionarci con il mondo intorno a noi. I commenti, i Like, i Tweet e le ”condivisioni” hanno soppiantato i vecchi sistemi di comunicazione, rendendo anche il telefono a tratti obsoleto: perché dovrei telefonare quando posso inviarti un ”messaggio di posta su Facebook”? Senza dubbio le piattaforme Social hanno velocizzato e in molti casi migliorato la nostra vita: con l’utilizzo dei Social Network possiamo restare in contatto con persone a noi distanti, riallacciare vecchie amicizie, trovare lavoro o creare il nostro lavoro del futuro, quello del Social Media Marketer: ovvero l’operatore esperto in tecniche di comunicazione digitale.

Con l’avvento dei Social è cambiato anche il modo di approccio delle grandi aziende mondiali verso i loro mercati di riferimento. Sempre maggiori i budget pubblicitari investiti per la ”sponsorizzazione” di un post o per la creazione di Fan Page Certificate. Ormai tutto è Social, tutto è un +1 un Tweet o un Retweet: quello del Presidente Obama, nel celebre abbraccio con sua moglie Michelle, è entrato nella storia con quasi un milione di Retweet in tutto il mondo, consentendo al celebre ”Four more years” di raggiungere utenti in tutto il mondo. Ormai non possiamo più immaginare una nostra vita senza i Social Network, una recente ricerca condotta da un pool di sociologi londinesi ha certificato come il quasi 75% degli iscritti Facebook di Londra non può far a meno di controllare il proprio profilo prima di andare a dormire.

Nell’utilizzo quasi bulimico che facciamo di queste piattaforme spesso dimentichiamo che esse non sono altro che il riflesso della vita reale, di quella offline che conosciamo dalla nostra nascita. Il principale problema che possiamo incontrare è sicuramente legato alla nostra privacy e alla veridicità della nostra identità. Non tutti i cambiamenti portano innovazioni positive, la generazione 2.0 ha visto calare drasticamente il numero di rapine in strada ma vede in costante aumento la percentuale di casi di identità violate o clonate, come ad esempio il particolare e recente caso del famosissimo giornalista Michele Serra.

Un primo consiglio per certificare la vostra identità è sicuramente quello di non essere presenti in tutte le piattaforme ma di scegliere quelle più attinenti alla nostra personalità e professione: personalizzarle con foto profilo nette e possibilmente uguali inserendo informazioni sulla nostra attività lavorativa verificabili (come ad esempio l’indirizzo web dell’azienda che ci assume o che abbiamo fondato) o sulla nostra istruzione di base. Questi sono solo piccoli e modesti consigli per una protezione easy della nostra identità. Cari lettori, per ulteriori chiarimenti vi rimando ai prossimi articoli, adesso andiamo tutti a condividere il link del pezzo!